segunda-feira, novembro 15

La Gazzetta dello Sport (15-11-10)

Posted by kotonette 10:08, under | No comments

ABU DHABI (Emirati Arabi), 15 novembre 2010 - Ma com'è potuto accadere? E adesso che succederà in casa Ferrari? Il popolo ferrarista è incredulo. Il giorno dopo la bruciante sconfitta di Abu Dhabi è pieno di interrogativi, soprattutto di rimpianti. Se non fosse stato impartito quel maledetto ordine di marcatura su Webber, la gara avrebbe avuto probabilmente un esito molto differente (la certezza di chi ha risposto al nostro sondaggio). E oggi staremmo qui a parlare dello spirito Ferrari che non si arrende mai, del lavoro fantastico fatto a Maranello e in pista, di un pilota come Fernando Alonso perfetto terminale di questo grande sforzo. Invece...

imperdonabile — Invece dai commenti dei nostri lettori traspare tanta delusione ma soprattutto moltissima rabbia. Si va dallo "Squadra non all'altezza", all'"imperdonabile errore di strategia" al "Domenicali dimettiti" che poi è stato pure gridato dal ministro Roberto Calderoli a caldo dopo la gara. Molto sportivamente tanti lettori sottolineano che "Vettel ha comunque meritato, la Red Bull è stata la più veloce per tutta la stagione". Ma nel mirino dei tifosi c'è quasi esclusivamente il muretto della Ferrari: "Dilettanti", "Da esonerare in gruppo", "Strategia scellerata", "Ferrari voto 0". Fino a un'invocazione: "Vogliamo Briatore e allora si vincerà". E via su questo tenore.

tecnologia italiana — A loro (ma soprattutto ai politici) stamattina ha risposto idealmente l'amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, presente ad Abu Dhabi per il GP: "Mi sembrano del tutto ingenerose e offensive le battute sarcastiche, soprattutto di provenienza dal mondo politico, che sono piovute sugli uomini della Ferrari e in particolare su Luca di Montezemolo - l'opinione del manager - il risultato non è certo quello che tutti noi aspettavamo. Ma dobbiamo comunque essere grati agli uomini e alle donne della Ferrari che con il loro lavoro hanno permesso di avvicinare un traguardo che fino a poche settimane fa sembrava impensabile". E, ancora: "E' mancato, è vero, lo sprint finale ma sono convinto che tutti alla Ferrari, dal suo Presidente all'ultimo dei meccanici, abbiano fatto un grandissimo lavoro. Un risultato sportivo non brillante non può cancellare il lavoro di tante persone che non possono essere liquidate con dichiarazioni quasi compiaciute per la sconfitta. La Ferrari rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana. Le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all'avanguardia. E il risultato di ieri non mette in discussione questi valori".

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