Pedofilia, scontro anglicani-cattolici L'Osservatore: "Calunnie al Papa" Ma sul predicatore il Vaticano si smarca: CITTA' DEL VATICANO - Neanche la Pasqua riesce a placare lo scandalo dei preti pedofili che da mesi coinvolge la chiesa cattolica in diversi Paesi e continenti, dagli Stati Uniti al Brasile, dall'Australia all'Europa. Mentre i media Usa parlano oggi di un vecchio episodio avvenuto in una parrocchia di Tucson (Arizona) tenuto per dodici anni in sospeso dal Vaticano, il capo degli anglicani interviene per la prima volta sull'argomento e innesca una nuova polemica attaccando la chiesa d'Irlanda che avrebbe "perso ogni credibilità" dopo le rivelazioni degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti irlandesi, ritenute un "trauma colossale" per i cattolici della vicina isola. Al punto che sarebbe "molto difficile, in alcune parti del Paese, uscire in strada indossando un abito da prete".Scontro tra anglicani e cattolici. L'arcivescovo di Canterbury e capo della chiesa d'Inghilterra, Rowan Williams, in una intervista alla radio della Bbc ha detto di ritenere che la Chiesa cattolica in Irlanda abbia perso "ogni credibilità" in seguito allo scandalo dei preti pedofili, definito un "trauma colossale". "Una istituzione così profondamente emarginata dalla vita di una società, che perde così improvvisamente tutta la credibilità - ha aggiunto Williams - non è solo un problema per la chiesa, ma per tutti gli irlandesi". A stretto giro, l'arcivescovo cattolico di Dublino, Diarmuid Martin, si è detto "stupefatto" di tali affermazioni e ha attaccato il capo anglicano: "Coloro che lavorano per il rinnovo della chiesa cattolica in Irlanda non hanno bisogno di simili commenti proprio nel fine settimana della Pasqua e non li meritano. In tutti i miei anni come arcivescovo di Dublino mi sono sentito raramente così scoraggiato come stamattina, quando mi sono svegliato e ho ascoltato i commenti dell'arcivescovo Williams''.
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